TORINO – Il Toro s’illude con il gol di Belotti ma poi viene travolta dall’Inter che nella ripresa ribalta la situazione con i gol di Young, Godin e Martinez. Attenzione, però. Nel primo tempo, con i granata in vantaggio, non è stato fischiato un fallo di mani di Bastoni in piena area. Un intervento simile a tanti altri in cui è stato assegnato il rigore. L’arbitro Massa non va neppure al Var a rivedersi l’azione. I granata potevano portarsi sul 2-0 e la partita avrebbe assunto connotati diversi. E invece i giocatori di Longo devono pensare alla prossima sfida con il Genoa, in programma giovedì, dove c’è bisogno dei tre punti per evitare di lottare per la salvezza sino all’ultima giornata.
E’ stata una partita in cui i nerazzurri, tornati in seconda posizione affiancando la Lazio, hanno cominciato a spron battuto cercando di chiudere subito il match. Ma nonostante il continuo possesso palla non sono riusciti a passare: un paio di conclusioni, neppure tanto pericolose, e niente più. E così è il Toro a passare grazie ad una papera di Handanovic che invece di bloccare il pallone lo mette tra i piedi di Belotti che non ha difficoltà a metterlo dentro. A proposito del Gallo: con la rete di San Siro raggiunge quota quindici nella classifica dei cannonieri e per la seconda stagione consecutiva raggiunge questa cifra come fecero Pulici Graziani nell’anno dello scudetto e in quello successivo. E visto che un record tira l’altro il capitano granata segna per la sesta partita di fila prendendo in questa speciale classifica Cristiano Ronaldo. E per restare nella storia del Toro ha raggiunto Rizzitelli e Immobile. E va all’attacco di Ossola che guida la speciale graduatoria con otto centr, uno dietro l’altro. E a San Siro il bomber granata ha segnato il quarto gol all’Inter che diventa la formazione a cui ha segnato di più. Da segnalare che Belotti ha pure colpito una traversa di testa sul risultato di 3-1 per i nerazzurri. Poteva riaprirla…
Invece niente. Inutile ricordare che in questo momento il Toro è Belotti e basta. Troppo poco ma, forse, quel tanto che basta per evitare la retrocessione. Longo adesso deve preparare la sfida di giovedì contro il Genoa al Grande Torino. Perderla significherebbe rischiare il peggio. L’Inter, dal canto suo, ha superato il momento difficile, si è portata a otto punti dalla Juve ma, soprattutto, ha ripreso la seconda posizione, importantissima sotto l’aspetto economico. Arrivare in Champions da secondi si guadagna dieci milioni in più rispetto al terzo e quarto posto. Al di là di questo aspetto, che i dirigenti seguono sempre con particolare interesse, la squadra di Antonio Conte ha dato segnali di grande risveglio.
TABELLINO E STATISTICHE