Pippo e Simone Inzaghi hanno cominciato la loro stagione in serie A insieme. E nel migliore dei modi possibili. Entrambi hanno vinto. Per la gioia di papà Giancarlo che a fine partita non è riuscito a trattenere le lacrime. “Piangeva di gioia” la confessione di Filippo. Come farebbe qualsiasi papà orgoglioso. In egual modo per entrambi i suoi figli, come ha spiegato lo stesso Inzaghi senior ai microfoni di Sky Sport.
SERIETÀ – Tanta soddisfazione, ma anche la percezione di aver svolto un ottimo lavoro come padre. Sia Simone che Pippo sono due professionisti esemplari: “Apprezzo moltissimo la loro serietà. Non ricordo una sola dichiarazione sopra le righe, nonostante il mondo del calcio sia parecchio strano. Non riesco a trovare loro dei difetti. Simone ha 44 anni, Pippo 47, ma con me non e la madre non hanno mai cambiato il tono della voce, neanche quando gli ho rotto le scatole. E quando mi trovano pesante, vanno a riferirlo alla mamma affinché mi chieda di allentare la presa. Eppure potrebbero dirmelo loro, ormai sono grandicelli”.
CASA INZAGHI – A proposito della mamma di Simone e Pippo. Il weekend in casa Inzaghi è spesso movimentato. Capita che i due figli giochino in contemporanea. E la scelta è di… non scegliere. “Sia io che mia moglie soffriamo tantissimo ad ogni partita ma lei lo dà a vedere meno. A me qualche volta scappa qualche parolina di troppo, ma per fortuna vediamo le partite in due stanze diverse”. Con tanto di scaramanzia. “Io e lei non abbiamo mai visto una partita insieme perché io preferisco restare da solo, possibilmente anche con le tapparelle abbassate. Ovviamente è scaramanzia. Come quella di incrociarci un attimo, scambiarci qualche opinione per poi tornare nelle rispettive sale”.