Ivan Juric parla in conferenza stampa prima della sfida a San Siro col Milan. “Tanta euforia e tifosi che sognano una vittoria a Milano? Non dobbiamo perdere la concentrazione, il momento è positivo, abbiamo fatto tanti punti, ma adesso ci sono tre partite in sei giorni, dobbiamo pensare solo a quello. In momenti così bisogna spingere forte, non accontentarsi. In molti momenti va tutto male, se le cose vanno bene è un peccato accontentarsi. Come al solito cercheremo di dare il massimo, di affrontare la gara a viso aperto e di fare il nostro calcio. È un Milan completamente diverso da un mese fa, si vede il lavoro di Pioli. Preparano bene le gare, fanno pressing la vedo molto dura, ma ci proveremo. Apprezzo Pioli perché mi ha aiutato quando mi avevano esonerato. Mi sembrano più tosti, sono organizzati, hanno la fissa del risultato. Rebic sta bene e in tanti come lui stanno bene”.
Sulla formazione l’allenatore di Spalato chiarisce: “Pazzini sta bene, ma i ballottaggi non sono pochi. Dipende da che partita vorremo fare. Dawidowicz può assolutamente essere un candidato per giocare. Su Borini devo ancora decidere”.
Sul suo futuro, Juric dice: “Rimango dell’idea che fin qui è andato tutto bene, la società è diventata più potente. Ci dobbiamo salvare, poi la società decide. Ho un’opzione in caso di salvezza. Se sono a favore di allenare alleno, se sono convinto del progetto e mi piace va bene, se la società la vede diversamente posso stare anche fermo un anno.
Noi allenatori non possiamo legarci, dipendiamo dai risultati. Una persona può piacere o meno, ma dipende sempre dai risultati, dalle prestazioni della squadra. In questo momento sono positive, quindi c’è questa sensazione di amore, che può cambiare nel caso in cui le cose andassero male”.