Non ha potuto allenarsi ieri con i suoi nuovi-vecchi compagni, Alvaro Morata, ma mentre lavorava a parte come prescritto dal protocollo Covid, pensava già a come riannodare il filo bianconero che si era interrotto il 21 maggio 2016 all’Olimpico di Roma, al 120’ della finale di Coppa Italia tra Juventus e Milan. Un minuto prima aveva firmato l’1-0 che aveva evitato i rigori e regalato la coppa alla squadra bianconera, prima di lasciarla per tornare al Real Madrid: «Sarebbe molto bello realizzare nello stesso stadio il primo gol – ha raccontato a Juventus Tv riferendosi alla sfida di domenica sera in casa della Roma – ma non penso a questo. Penso a mettermi a disposizione della squadra e sono molto contento». Anche perché, non fosse stato per il diritto di riacquisto del Real, lui probabilmente da Torino non si sarebbe mai mosso. Non a caso Andrea Agnelli ieri gli è andato incontro nei corridoi della sede dicendogli «Bienvenido a casa», prima di abbracciarlo. «È una sensazione bellissima tornare qua, sono sempre stato legato a questo club e sono felicissimo – ha raccontato ancora Morata -. La gente e l’atmosfera sono speciali. Sono stato in tanti posti e mi hanno trattato bene, ma qua è diverso. Quando la Juve mi ha chiamato ho visto un’immagine dei miei figli con la maglia bianconera e penso che domani (oggi, ndr) sarà la seconda cosa che farò». La prima, al mattino, sarà allenarsi alla Continassa, stavolta con i compagni: «Non vedo l’ora. Ero in contatto con quasi tutti e avevamo un rapporto bellissimo, da amici. La prima epoca qua è stata bellissima e ora sono convinto di essere un giocatore migliore. Dovrò ripagare in campo tutto l’affetto della gente, ma penso che ne sarò in grado».
In campo Morata dovrà riannodare un altro filo, oltre a quello bianconero: quello con Cristiano Ronaldo, del quale il neobianconero è stato compagno nel 2013- 14, quando passò in pianta stabile dal Castilla (la squadra B) alla prima squadra del Real e poi nel 2016-17, proprio dopo il ritorno dalla Juventus e prima di lasciare Madrid per il Chelsea. Compagno soprattutto in allenamento, però, perché in partita il partner di CR7 era Karim Benzema. Più che da riannodare, il filo tra Ronaldo e Morata è dunque da tessere quasi in toto: almeno in campo, perché fuori il feeling è ottimo, complice l’amicizia tra Georgina e Alice, compagna di Cristiano e moglie di Alvaro. Di legare i due in campo se ne occuperà Andrea Pirlo, che lanciava lo spagnolo in alla sua prima stagione bianconera: «E’ stata una delle più belle esperienze della mia carriera giocare in quella squadra – ha ricordato Morata – Se Andrea sarà un 50% di quello che era con la palla al piede credo che ci sarà da imparare e la squadra giocherà bene. Ho visto la prima partita l’altro giorno e penso che si senta tanto la sua mano e non vedo l’ora di mettermi a sua disposizione. Non so quanti gol farò ma posso promettere tanto lavoro. Ho voglia di correre dappertutto e dare una mano perché bisogna continuare a vincere».
Leggi l’articolo completo su Tuttosport
[[dugout:eyJrZXkiOiJIZUNVUkJuciIsInAiOiJjb3JyaWVyZGVsbG9zcG9ydCIsInBsIjoiIn0=]]