TORINO – Nell’ultimo mercato la Juventus si è inventata di tutto per far fronte alla crisi causata dal Covid. Il dg Fabio Paratici ha sfruttato la propria creatività al massimo: a giugno ha iniziato con uno scambio di lusso (Arthur per Pjanic con il Barcellona) e il 5 ottobre ha chiuso con l’affitto lungo di Federico Chiesa (operazione da 60 milioni tra prestito, riscatto e bonus). È mancato soltanto il colpo a parametro zero, una delle specialità della casa. Da Andrea Pirlo (2011), pietra angolare del ciclo della leggenda, alla doppietta Ramsey-Rabiot nel 2019, praticamente ogni estate i dirigenti bianconeri hanno puntato su uno svincolato. L’ultima sessione e quella del 2017 rappresentano le classiche eccezioni che confermano una regola che ha dato molte soddisfazioni: Pirlo e Paul Pogba su tutti. Dopo un anno di pausa, occhio al 2021, Già, perché c’è un nome che stuzzica più degli altri i campioni d’Italia: David Alaba.
Juve, Demiral freme: ora tocca a lui
Il difensore austriaco, già due volte sul tetto d’Europa con il Bayern Monaco, continua a non rinnovare con i bavaresi. In caso di definitiva fumata nera, Alaba sarà il parametro d’Oro per eccellenza. Questione di qualità, esperienza ad alti livelli ed età (28 anni): difficile trovare tutti questi aspetti positivi in un giocatore in odore di svincolo. Si tratta di un profilo che, in situazioni normali, avrebbe una quotazione non lontana dai 60/70 milioni. L’opportunità di ingaggiarlo in saldo intriga Paratici e non solo lui. Alaba chiede uno stipendio da top e non potrebbe essere diversamente per un giocatore in uscita dal Bayern. Non è ancora tempo di conti, seppur gli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita possano aiutare i bianconeri a reggere la concorrenza straniera, a partire da quella del Manchester City. Di sicuro il fatto che Alaba sia un Under 30 attrae la Juventus. […]
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