festeggia oggi 72 anni. L’allenatore toscano, nato a Viareggio il 12 aprile del 1948, è entrato nella storia del calcio italiano grazie ai trionfi ottenuti sulla panchina della e al Mondiale vinto nel 2006 alla guida dell’Italia. Da calciatore si è reso protagonista di una lunga carriera da professionista, iniziata nel Savona, proseguita nelle fila della Sampdoria e conclusa nella Pistoiese agli inizi degli anni ’80. Chiusa la carriera da giocatore, intraprende quindi la carriera da allenatore guidando negli anni le giovanili della Sampdoria, del Pontedera, e a seguire Siena, Pistoiese e Carrarese. Nella stagione ‘89/90 approda in Serie A, al timone del Cesena prima di provare l’avventura poi sulle panchine di Lucchese, Atalanta ed infine del Napoli, con il quale ottiene la qualificazione all’edizione successiva della Coppa UEFA.
Marcello Lippi e la Juventus
Nella stagione ‘94/95 arriva sulla panchina della Juve, dove riesce a conquistare 3 scudetti (1994/95, 1996/97 e 1997/98), 1 Coppa Italia (1994/95), 2 Supercoppe italiane (’95 e ’97) e soprattutto importanti conquiste internazionali che mancavano dai tempi di Giovanni Trapattoni: 1 Coppa dei Campioni (1995/96), 1 Supercoppa europea (’96) e 1 Coppa Intercontinentale (’96). Dopo una breve parentesi all’Inter, nell’estate del 2001 torna alla guida della Juventus, con la quale si aggiudica altri due campionati, due Supercoppe Italiane e soprattutto raggiunge la finale di Champions League, perse ai calci di rigore contro il Milan. Il tecnico viareggino segna uno dei cicli più vincenti della storia del club bianconero.
Lippi e il Mondiale 2006
Il 16 luglio del 2004 viene nominato ct della Nazionale italiana in sostituzione di Giovanni Trapattoni. Il primo mandato in azzurro coincide con il trionfo a Germania 2006, nella quale l’Italia si laurea campione del Mondo per la quarta volta nella sua storia. Dopo aver portato l’Italia sul tetto del mondo vincendo in finale a Berlino contro la Francia ai rigori, saluta la nazionale. Dopo due anni, però, viene richiamato per la Coppa del Mondo in Sudafrica del 2010. Nella sua seconda esperienza azzurra, eguaglia il record mondiale di 31 partite utili consecutive, ma gli azzurri non superano neanche il girone ed escono subito di scena dal torneo. Al termine della sfortunata rassegna mondiale, arriva l’addio definitivo con la panchina azzurra e nel 2012 diventa l’allenatore del Guangzhou Evergrande, club cinese con il quale conquista tre titoli nazionali, una Coppa della Cina ed una Champions League asiatica. Quindi diventa Ct della nazionale cinese, incarico che lascia a inizio 2019.