L’era Pirlo entra nel vivo e a inaugurarla non poteva che essere Giorgio Chiellini. Capitano, senatore, unico sempre presente nella leggenda juventina dei 9 scudetti di fila. Ma Giorgio è anche (e soprattutto) quello che più di tutti – e per svariati motivi – non vede l’ora di mettersi alle spalle l’ultima stagione. Il grave infortunio ai legamenti del ginocchio e i diversi acciacchi post lockdown lo hanno obbligato a essere più spettatore che protagonista in campo (4 presenze in tutto, l’ultima nella trasferta thrilling in casa del Sassuolo).
Il dilemma di Dybala
Senza contare quella scintilla mai scoccata con la gestione Maurizio Sarri. «Il nono scudetto consecutivo è stato il più difficile», ha spiegato il centrale toscano. Tutti motivi, uniti ai 36 anni appena festeggiati, che hanno indotto Chiellini e lo staff juventino a fare le cose con calma e nel modo migliore. Così domani, ad appena dieci giorni dalla bruciante eliminazione contro il Lione in Champions, il capitano riattaccherà per primo la spina e inaugurerà i rientri dei campioni d’Italia.
Chiellini brucia le tappe
Vacanze brevissime. Giorgio scatta subito, come nei tempi migliori, e avvia la caccia al decimo scudetto di fila in anticipo su (quasi) tutti i compagni, attesi per la ripresa ufficiale il 24 agosto. Chiellini, dopo tutti i guai fisici dell’ultimo campionato, inizierà in maniera graduale e sfrutterà queste prime giornate praticamente in solitaria per portare avanti un programma mirato tra campo e terapie. Sarà anche l’occasione per incrociare alla Continassa il nuovo allenatore Andrea Pirlo, ormai sempre più operativo nel quartier generale a ridosso dello Stadium.
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