TORINO – Non dovrebbe tradire le attese, anche perché fino a prova contraria c’è una stagione da portare a termine, sempre che si dia finalmente il via libera alla ripresa del campionato. Intanto Gonzalo Higuain è pronto: a Torino lo aspettano tra venerdì e sabato, lui arriverà. Non sarebbe logico restare in Argentina, ora che in Italia – con tutti i distinguo del caso – tira aria di un potenziale ritorno delle partite, quelle che contano lungo il percorso che porta al nono scudetto consecutivo, con l’occhio lungo rivolto alla Champions League. E’ vero, il Pipita non ha vissuto benissimo l’avvento del Coronavirus, tanto da sembrare uno dei più preoccupati nel gruppo di Maurizio Sarri. Ma la professionalità del soggetto è fuori discussione e non può rischiare di essere messa in dubbio dalle riflessioni sul futuro. La Juventus, impersonata dai vertici dirigenziali, ha parlato con Higuain. Non è successo così di frequente da quando Gonzalo è volato a casa sua il 19 marzo, lasciando l’Italia e rifugiandosi nell’affetto dei propri cari: mamma Nancy alle prese con una malattia dura da sconfiggere, papà Jorge con cui condividere lunghe chiacchierate sul calcio (lui che è stato campione d’Argentina nel 1990 con la maglia del River Plate), la compagna e la figlia che avevano anticipato il decollo dall’Italia, il fratello-agente Nicolas.
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Juve, Higuain atteso entro sabato. L'idea River resiste
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