Due campionati da quinto, sesto posto, con la Juventus ferma senza giocare. Tanto servirebbe al Napoli per colmare il distacco accumulato dalla squadra bianconera nelle ultime nove stagioni. Al netto dei risultati di oggi. Ottocentodieci i punti ammassati dall’11 settembre 2011, Juventus-Parma 4-1 alla 2ª giornata (la 1ª era stata rinviata per lo sciopero dei calciatori) a mercoledì (anzi, per essere precisi a domenica, perché a Cagliari non ne sono arrivati) dalle squadre di Antonio Conte, Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. Nello stesso tempo le formazioni di Walter Mazzarri, Rafa Benitez, dello stesso Sarri, di Carlo Ancelotti e Rino Gattuso ne hanno ottenuti 677, 133 in meno: l’equivalente di un campionato da 67 punti e di uno da 66, quote da quinto posto, appunto.
Il fatto che il Napoli sia stato non sola la squadra che è andata più vicina a interrompere la serie da record bianconera, quando nel 2017-18 il gol vittoria di Koulibaly all’Allianz Stadium pareva aver lanciato la formazione di Sarri verso il sorpasso su quella di Allegri, che invece seppe resistere, ma sia anche la squadra che in questi nove campionati abbia fatto più punti dopo la Juventus, la dice lunga sull’entità del dominio bianconero. Già, perché se le ultime nove Juventus hanno staccato il Napoli di 133 punti, quelli di vantaggio sulla Roma, terza, sono 163 (un campionato da Scudetto e uno da Champions), quelli sulla Lazio, quarta, 232 e quelli su Inter e Milan, appaiate al quinto posto, 237. A biancocelesti, nerazzurri e rossoneri non basterebbe che la Juventus non giocasse per due campionati per raggiungerla nel punteggio complessivo dal 2011 a oggi, neppure nell’ipotesi puramente teorica di vincere tutte le partite (228 punti).
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