in

Juve-Inter, l'analisi tattica: è Sarri contro Conte

TORINO – Mancherà la cornice, che avrebbe avuto l’esaltante bellezza di uno stadio raccolto come l’Allianz, pieno di tifosi eccitati dal clima della grande sfida. Il quadro di JuventusInter, però, sarà comunque bello da ammirare anche dalla tv. Non necessariamente spettacolare (ma con buone probabilità che lo sia, come all’andata), però certamente bello per chi ama il calcio, perché si confronteranno due squadre forti e diverse, che cercheranno la vittoria attraverso strade differenti. Sulle quali entrambe hanno dimostrato di saper correre veloci.

DUE STRADE

Possesso palla, circolazione veloce fatta di passaggi per lo più corti, per mettere i talenti offensivi in condizione di esprimere la loro classe vicino alla porta avversaria, la strada scelta da Maurizio Sarri. Ricerca veloce della verticalità, della profondità e dell’ampiezza, per sfruttare il mix di doti atletiche e tecniche dei suoi, quella su cui sta puntando Antonio Conte. Strade il cui tracciato, che presenta anche punti in comune, è confermato dai numeri del sito specializzato Wyscout. La Juventus è la seconda squadra della Serie A dietro al Napoli per possesso palla e per passaggi fatti (58,1% e 525,42 le medie a partita), l’Inter è ottava per possesso e quinta per passaggi (52,5% e 460,73 le medie).

Sul possesso palla è interessante il raffronto tra quello nella propria metà campo e quello nella metà avversaria, indicato dalla Lega Serie A. La Juventus è una delle quattro squadre di Serie A (con Napoli, Atalanta e Bologna) ad avere un possesso palla nella metà campo avversaria, 15’27” a partita di media, superiore a quello nella propria, 14’05” a partita. L’Inter è invece terza dietro Genoa e Roma per possesso nella propria metà campo: 14’42” a partita. Il dato Wyscout sui lanci lunghi completa il quadro: l’Inter, 44,77 a partita, è la quarta del campionato, la Juventus, 35,37, la diciannovesima (solo il Sassuolo, 32,84, ne fa di meno). La squadra bianconera cerca di occupare la metà campo avversaria, tenere il pallone vicino all’area e lì sfruttare la superiorità tecnica: strategia confermata anche dal settimo posto per dribbling tentati, 27,93 a partita, e dalla miglior percentuale di quelli riusciti della serie A, il 59%. Quella nerazzurra non disdegna palleggiare nella propria metà campo per attirare i rivali e poi verticalizzare: centralmente o allargando il gioco sulle fasce per arrivare al cross. Soluzione molto apprezzata: i nerazzurri, recitano le statistiche della Lega, sono secondi per cross utili (174) dietro al Lecce (187), e hanno realizzato più gol di tutti di testa, 11. Tendenza confermata da Wyscout con i dati sui singoli: Candreva e Biraghi sono il primo e il terzo giocatore della Serie A per cross a partita, con 7,4 e 5,7.

 

Juventus-Inter 2-0, Bonucci e Morata mettono al sicuro il primo posto


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


Tagcloud:

Joao Pedro, Ilicic, Muriel, CR7 e Ciro: quando i bomber macinano record su record

Rimborso biglietti per abbonati e tifosi: come funziona e chi ha diritto