«Su Juventus-Napoli mi aspetto che il giudice sportivo decida in saggezza. E’ una decisione che potrebbe fare giurisprudenza, infatti sto attendendo anche io, ma non mi sembra il caso di esprimere un commento a riguardo 24 ore prima», il ministro per lo sport Vincenzo Spadafora è l’ultimo di una lunga serie di politici a mettere pressione sul giudice sportivo Gerardo Mastrandrea che oggi pomeriggio tra le 16 e le 17 emetterà la sentenza più attesa di questo periodo, dopo dieci giorni passati a leggere carte e sentirsi tirare la giacca da una parte e dall’altra.
Da una parte c’è chi vuole l’applicazione severa delle norme sportive, con il 3-0 a tavolino contro il Napoli e un punto di penalizzazione in classifica. Una pena che spazzi via la tentazione di trovare scorciatoie presso le autorità sanitarie locali per evitare di disputare le partire con dei contagiati. La sentenza che si aspetta buona parte del mondo del calcio dovrebbe, dunque, suonare come un monito: chi nonrispetta il protocollo viene punito.
Dall’altra c’è la politica, che non vuole sbugiardare una Asl, soprattutto in questo momento storico, e vorrebbe vedere riconosciuto il legittimo impedimento del Napoli a raggiungere Torino proprio in seguito al divieto espresso dalla Asl2 del capoluogo campano in seguito alla positività di Zielinski ed Elmas. Il 3-0 a tavolino contro il Napoli potrebbe infatti apparire un documento di un’autorità sanitaria locale meno importante dello svolgimento del campionato. E se c’è un’impressione che i politici, in questo momento, non vogliono dare è che il mondo del calcio abbia dei privilegi o si consideri una repubblica a sé.
Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport