TORINO – Quando decidi di lasciare il Bayern Monaco e hai 28 anni, come David Alaba, non puoi andare in tante squadre. Il jolly difensivo austriaco, dopo due Champions vinte con i tedeschi (l’ultima in estate), non ha intenzione di rinnovare il contratto che scade a giugno perché vuole provare un’altra esperienza al top. «Non avrei mai pensato che saremmo arrivati a questo punto – ha detto l’ex bianconero Hasan Salihamidzic, ora ds del Bayern, a Sky Sport Germania – ma abbiamo formulato un’offerta di rinnovo più volte rifiutata e dobbiamo accettare il fatto che lui lascerà il Bayern». I club dove può andare il campione d’Europa si contano sulle dita di una mano perché, seppur a parametro zero, le ambizioni tecniche si mischiano a quelle economiche. Sono pochi a potersi permettere Alaba, potenziale svincolato extralusso, non a caso il suo agente – il potente Pini Zahavi – da settimane si sta concentrando su alcuni top club. Tra Real Madrid e Manchester City, c’è anche la Juventus. Il dg bianconero Fabio Paratici è uno specialista dei parametri zero fin dai tempi in cui faceva coppia con Beppe Marotta. Il ciclo leggendario bianconero è iniziato con l’ingaggio di Andrea Pirlo a scadenza di contratto dal Milan (estate 2011). Alaba sarebbe un’operazione del genere: grandissima qualità abbinata a uno spessore internazionale. Oltrettutto l’austriaco è un Under 30. In una situazione normale, cioè se non fosse a scadenza, Alaba sarebbe un pezzo da 60-70 milioni. La possibilità di non spendere nulla per il cartellino intriga le big europee, compresa la Juventus, tutte però ben consapevoli delle esose richieste di stipendio da parte del campione d’Europa: quasi 15 milioni con i bonus.
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Valutazioni
Tanti soldi, soprattutto al tempo del Covid, nonostante la possibilità di ricorrere agli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita. La Juventus nell’ultimo mercato ha avviato una politica di ridimensionamento degli stipendi e un affare del genere, nel caso, sarebbe uno strappo alla regola, probabilmente controbilanciato dal congedo di un ingaggio altrettanto pesante. […]
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