Se n’era andato via dalla Juventus quattro anni fa, senza avere il tempo di salutare la squadra e Max Allegri perché dalle vacanze americane era rientrato direttamente su Manchester per le visite mediche con lo United. Ma nel messaggio d’addio Paul Pogba si era lasciato andare alla commozione: «Porterò con me un pezzo di voi e lascio da voi un pezzo di me». Non frasi fatte, come succede spesso in queste circostanze, ma la pure verità perché il Polpo ha mantenuto un forte legame con Torino e con i suoi ex compagni. Un mese dopo, a settembre, si era presentato a Vinovo, approfittando di un giorno di libertà concesso da José Mourinho, per riabbracciare gli amici e a tutti (staff tecnico, settore medico, magazzinieri e dirigenti compresi) aveva regalato un rolex. Anche a distanza, Pogba non ha smesso di sentirsi con i bianconeri, grazie a una chat su whatsapp, messaggiandosi in particolare con Cuadrado, Dybala e Bonucci. E a dare segnali di nostalgia, soprattutto quando la situazione a Manchester non era così rosea, quando faticava a trovare spazio ed era attanagliato dagli infortuni. «Torino è casa mia, è il posto in cui ho segnato i miei primi gol da professionista» disse quando, nel 2018, c’è ritornato da avversario in Champions.
In questi quattro anni si è parlato più volte di un ritorno di Pogba in bianconero, operazione complicata, soprattutto dal punto di vista economico. In quest’estate c’è una ragione in più per sposare questa tesi: l’arrivo sulla panchina della Juventus di Andrea Pirlo, che del Polpo è stato un compagno di tante vittorie in bianconero. E che ritiene Pogba un numero uno, innamorandosene fin dai primi allenamenti a Vinovo. Ovviamente l’acquisto di Pogba sarebbe successivo alla cessione di Paulo Dybala che garantirebbe quelle risorse necessarie per strapparlo allo United. Adesso Pogba è concentrato sull’Europa League: domani affronta il Siviglia in semifinale e l’idea di poter sollevare la Coppa, magari battendo l’Inter in finale, non gli dispiacerebbe. Dopo potrà occuparsi del futuro: il Manchester United sta pensando al rinnovo (ha il contratto è in scadenza nel 2022) che il Polpo non disdegna perché i rapporti con il club non sono tesi come l’estate scorsa, quando ha chiesto espressamente di andarsene. E poi la firma non significa per forza restare a Manchester, dove non è amato dai tifosi: può essere il passaggio di una trattativa che porta all’addio.
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