TORINO – “Oh Romero, Romero. Perché sei tu, Romero?”. C’è un che di teatrale, quasi shakespeariano, nella fresca, sentita, apprezzabile dichiarazione d’amore del forte difensore Cristian “Cuti” Romero nei confronti della Juventus. Una dichiarazione che vedremo ora fino a che punto possa essere corrisposta. L’argentino reduce dalla salvezza conquistata in extremis con il Genoa è formalmente un giocatore della Juventus già dal luglio del 2019, quando cioè è stato acquistato a titolo definitivo dai campioni d’Italia per 26 milioni di euro epperò – contestualmente -è stato girato in prestito ancora per un anno ai liguri. A questo punto, insomma, è pronto a “rientrare” alla base, a Torino, e mettersi a disposizione del tecnico Maurizio Sarri e rivaleggiare con i nuovi compagni per cercare di scalare le gerarchie. Lo ha spiegato candidamente in una intervista rilasciata all’emittente argentina Cadena3. […]
Juve, da Perin a Pellegrini: il punto sui prestiti
Per la verità, però, appunto, sul fatto che questo sogno a tinte bianconere possa realizzarsi da qui a poche settimane, beh, qualche dubbio persiste. Perché se è indubbio che i numeri – intesi come qualità – di Romero sono ragguardevoli, è altrettanto indiscutibile che in casa Juventus il dg Fabio Paratici e il tecnico Maurizio Sarri debbano gestire anche altri, numeri: ad esempio quelli del bilancio, ad esempio quelli dell’organico. Questi ultimi – i numeri del’organico – dicono che la Juventus ne ha già ora fin troppi di difensori centrali: Matthijs De Ligt e Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini e Daniele Rugani, Merih Demiral. E va bene che considerando l’età di Chiellini cinque difensori centrali possono anche essere considerati numero congruo, ma addirittura sei… E se poi è vero che Romero, dalla sua, ha la duttilità che alla bisogna gli consente di giostrare anche come terzio destro, è anche vero che nessuno come lui – tra i suddetti centrali – è appetibile sul mercato: vuoi per le qualità, appunto, vuoi per la giovane età, vuoi anche per un ingaggio ben più abbordabile degli altri bianconeri. In un momento in cui le parole scambi e plusvalenze diventano linee guida d’un mercato creativo da post pandemia, insomma, non stupisce che Romero sia oggetto di riflessioni in buona parte delle trattative che la Juventus sta portando avanti. […]
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