MADRID – Certi investimenti offrono dei benefici che vanno ben oltre il “semplice utilizzo”. Portano con sé dei vantaggi che vanno a toccare altre sfere, che coinvolgono più settori. E quando la Juve ha scelto di acquistare dal Real Madrid il cartellino di Cristiano Ronaldo, sapeva perfettamente di trovarsi di fronte a una situazione del genere. Il portoghese non è “solo un calciatore”, è molto di più. E per comprendere meglio questo concetto, basta vedere cosa sia accaduto nelle casse dei Blancos dopo aver ceduto il marcatore più prolifico di sempre del club madrileno.
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L’effetto Ronaldo su Juve e Real Madrid
Come riportato da Mundo Deportivo (dati Football Money League), infatti, al netto del calo globale registrato per via della pandemia di coronavirus, negli ultimi due anni il Real Madrid è stato superato dal Barcellona nella classifica degli incassi annuali (comprensivi di biglietteria, marketing, merchandise, ecc.), un evento che non era mai capitato prima nella storia dei club.
Nella stagione 2018/19, quella non toccata dagli effetti del Covid-19, i catalani hanno sorpassato le merengues, arrivando a 840 milioni di euro di incassi, contro i 757 del Real (a seguire il Manchester United a 711). Di contro, in quella stessa stagione, con l’arrivo di Cristiano Ronaldo la Juve ha visto migliorare di ben 65 milioni i suoi ricavi, posiziondosi al decimo posto di questa classifica. Insomma, CR7 è molto più di un “semplice calciatore”.
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