TORINO – Con il futuro del calcio ancora avvolto nell’incertezza, in attesa che si diradino le nuvole ben più preoccupanti di un’inedita e drammatica emergenza sanitaria mondiale, si guarda avanti con la consapevolezza che la rinascita del movimento calcistico italiano, e mondiale, passerà inevitabilmente attraverso alcuni cambiamenti. Potrebbe essere questa l’occasione per cui i top club italiani, davanti all’impossibilità di investire grandi capitali sul prossimo calciomercato, tornino a puntare sui talenti nostrani. È quello che si auspicano anche tanti scout, agenti, addetti ai lavori come Beppe Galli, presidente dell’AssoAgenti, recentemente premiato come “Miglior scouting” alla nona edizione degli Italian Sport Awards di TuttoMercatoWeb: «Stiamo vivendo un periodo storicamente drammatico, seguirà una crisi economica davanti alla quale dovremo avere la capacità di riorganizzarci e rialzarci a tutti i livelli. Sarebbe davvero importante se, in questa situazione forzata, i grandi club tornassero ad investire sui giovani, a “cambiare” le regole del gioco». Magari verrà presto l’occasione della vita per uno dei tanti under che si stanno giocando le proprie chances come Alessandro Pio Riccio, difensore centrale classe 2002, nato a Napoli, cresciuto a Quarto dove i genitori, mamma Maria e papà Biagio si trasferirono da Marano insieme agli altri due figli, […[
Predestinato
Alessandro Riccio, nonostante la giovane età, è dotato di quelle caratteristiche che possono appartenere solo ai predestinati, come svela Beppe Galli: «Prima di tutto è un ragazzo davvero molto umile, è un difensore centrale abile con entrambi i piedi, un importante senso dell’anticipo e molto bravo anche ad impostare il gioco, non a caso il suo idolo è Leonardo Bonucci.