Non è insomma un dietrofront, ma un percorso che continua – da Sarri a Pirlo – nel tentativo di offrire una Juve con un piglio sempre autorevole
Si discute tanto di questa Juve – ed è giusto perché anche chi vince nove scudetti di fila deve sempre dimostrare qualcosa – ma a volte si sconfina in luoghi comuni e in concetti evidentemente sbagliati. Abbinando, ad esempio, l’esonero di Sarri a un ripensamento di carattere tecnico, alla rinuncia ad un calcio offensivo, spavaldo, per qualcuno inadatto ad un gruppo così, gonfio di grandi individualità e di spiccate personalità.