ROMA – Nessun rinvio, niente cambi in corsa. Dopo una breve pausa la stagione del calcio italiano nell’anno del Covid riparte con la certezza almeno del via: la Serie A riprenderà infatti il 19 settembre, come aveva richiesto la stessa Lega ai primi di agosto. Lo ha stabilito il Consiglio federale della Figc che ha ufficializzato anche la chiusura, fissata per il 23 maggio, oltre alla finale di Coppa Italia che si giocherà il 19 maggio e alla ripresa di Serie B e C nel week end del 26-27 settembre. Intanto la novità è l’unificazione delle Can di A e B in un’unica Commissione arbitri nazionale a partire dalla stagione 2020/21. Consentirà lo scambio di fischietti tra le due massime categorie con lo scopo di favorire la crescita tecnica in funzione dell’utilizzo del Var: “È un tassello importante per la crescita dei nostri arbitri”, ha commentato il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. “Un bel progetto che credo ci darà dei grandi risultati e che arriva in un momento generale favorevole, in cui utilizziamo la tecnologia”. Tra i temi toccati dal consiglio, anche quello sulla ripresa post lockdown. Due le richieste che la Federcalcio ha fatto partire all’indirizzo del governo e del Comitato tecnico scientifico. La prima riguarda un utilizzo dei tamponi più flessibile a favore dei test sierologici: “Abbiamo presentato al Cts le nostre proposte che dovrebbero passare in esame tra oggi e domani – ha annunciato a margine Gravina – quello che ci è particolarmente a cuore è la limitazione dei tamponi sempre con il principio del massimo rispetto della salute degli atleti ma garantendo al contempo una maggiore flessibilità”. In base alla richiesta della Figc, i tamponi dovrebbero essere effettuati non più ogni 4 giorni ma ogni 8. A garantire la certezza delle negatività ci penserebbero i soli test sierologici che finora sembrano aver portato buoni risultati: “Speriamo in un allentamento dei tamponi”, l’auspicio anche del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, che ha ottenuto l’estensione di tre spazi sulle maglie per gli sponsor in modo da dare più respiro agli introiti dei club e secondo il quale una delle ricette per venire incontro alle società potrebbe essere anche quella della riapertura degli stadi agli abbonati come primo passo verso un graduale ritorno alla normalità. Sulla questione, Gravina non si sbilancia ma sottolinea: “Siamo fiduciosi che il Cts possa tener conto anche della nostra capacità, visto anche il grande esito positivo che hanno dato non solo i protocolli ma anche i controlli. Da quando la riapertura? Dal momento in cui si terrà opportuno riaprire saremo tutti più sereni e più tranquilli”. “C’è già stato qualche esperimento in questi giorni – ha concluso – che ha dato risultati straordinari dal punto di vista della disciplina e dell’organizzazione”.
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La Serie A riparte il 19 settembre: niente rinvii
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