TORINO – Tridente offensivo sì o tridente offensivo no? Questo è il dilemma, dunque.
Da risolvere tenendo ben presente il contesto bianconero. Ergo il fatto che l’obiettivo numero uno – Boniperti insegna – è vincere: vincere il decimo scudetto consecutivo e possibilmente anche quella Champions Legaue che sotto la gestione Andrea Agnelli è formalmente passata dall’essere un sogno all’essere un obiettivo ma che nei fatti – finora – sempre tabù è rimasta.
Ma ancora non basta. Perché nei piai di Andrea Pirlo (e di chi lo ha scelto) c’è/ci sarebbe anche la speranza di divertirsi e divertire previa un gioco aggressivo e spumeggiante al punto giusto, tracimante di emozioni e soprattutto gol.
E dunque – quantomeno in linea teorica – l’idea di schierare al contempo Cristiano Ronaldo, Alvaro Morata e Paulo Dybala può risultare decisamente intrigante. Fino a che punto possa anche essere sostenibile, lo abbiamo chiesto a chi sa cosa vuol dire giocare a calcio e sa cosa vuol dire farlo alla Juventus. Perché ci ha giotcato, appunto, e perché continua a seguirla abitualmente.
Alessio Taccinardi non ha dubbi: «Ha ragione Pirlo quando dice che ora è presto, ma è giusto lavorare per provare a far giocare i tre insieme in futuro. Sono così forti che è un delitto tenerne fuori uno… Ma la chiave secondo me è questa: se dietro ci sono De Ligt, Chiellini e Bonucci allora davanti puoi metetre chi vuoi. Una dfesa così non ce l’ha nessuno, in Europa. E dunque puoi sfruttare questo vantaggio: potresti giocare con il 3-4-1-2, con Dybala dietro le due punte. Però, lo sottolineo: ci si arriva gradualmente. In questa stagione condensata, quasi senza precampionato, gli esperimenti sono stati fatti nelle prime partite. Nelle ultime due partite ho iniziato a vedere una identità di gioco, contro la Lazio ci sarà un nuovo esame in cui veramente si capirà se la squadra è sulla strada giusta. Dunque ora bisogna andare avanti così. Quando invece la squadra troverà condizione e fiducia, certezze e feelingallora, non ci sarà nessun problema ad azzardare di più. Non mi stupirei se Pirlo avesse in mente una formazione super offensiva con i tre dietro e poi Kulusevsky quinto a destra, Chiesa dall’altra parte, due mediani e Dybala dietro le punte”.
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