TORINO – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato procedimenti istruttori in materia di clausole vessatorie, nell’ambito della vendita di biglietti e abbonamenti per le partite, nei confronti di Milan, , Lazio, , Cagliari, Genoa, Udinese e Atalanta. Archiviati invece gli analoghi procedimenti per Bologna e Parma, perché, si legge in una nota dell’Autorità, si è riscontrato “come esse abbiano effettivamente modificato le loro condizioni generali di contratto, con la rimozione dei profili di possibile vessatorietà” su invito della stessa Antitrust inviato l’8 maggio scorso.
Rimborsi negati ai tifosi
Nella nota l’Autorità del Mercato spiega che il procedimento si occupa “in particolare, di quelle clausole che non riconoscerebbero il diritto dei consumatori: ad ottenere il rimborso di quota parte dell’abbonamento o del singolo titolo di accesso in caso in caso di chiusura dello stadio o di parte dello stesso; ad ottenere il rimborso del titolo di accesso per la singola gara in caso di rinvio dell’evento, sia per fatti imputabili alla società, sia quando tale circostanza prescinda dalla responsabilità di quest’ultima; a conseguire il risarcimento del danno qualora tali eventi siano direttamente imputabili alla società”.
Moral suasion senza esito
“L’attività in corso fa seguito al mancato accoglimento dell’invito rivolto dall’Autorità alle suddette società in data 8 maggio 2019 – conclude la nota – tramite una comunicazione effettuata ai sensi dell’art. 23, comma 4, del Regolamento sulle procedure istruttorie (moral suasion), con la quale era stato richiesto di adottare iniziative dirette a rimuovere le evidenze appena richiamate”.