Il talento portoghese fatica ad incidere e il momento d’oro di Rebic può oscurarlo
Doveva essere l’alfiere di Ibra. Il giovane talento che lo svedese teneva sotto la sua ala protettiva. Il compagno di reparto un po’ acerbo e poco disciplinato tatticamente, per dirla alla Marco Giampaolo, cui dare consigli ma anche – e soprattutto – il diamante da sgrezzare non foss’altro per giustificare l’investimento di 35 milioni fatto in estate dalla società. E invece Rafael Leao rischia seriamente di finire ai margini di questo Milan, complice la crescita esponenziale di Ante Rebic che in queste ultime settimane ha tolto più di qualche castagna dal fuoco a Stefano Pioli.