La stella di Gareth Bale si è un po’ offuscata negli ultimi anni, ma c’è stato un periodo in cui il gallese è stato tra i migliori calciatori al mondo. E tutto è iniziato una sera del 2010 a San Siro, quando il calcio ha conosciuto un ragazzo gallese dalla corsa devastante e dal sinistro velenoso. Nel match tra Inter e Tottenham di Champions League l’allora terzino degli Spurs regala una prestazione destinata a passare agli annali. Ma come spiega a The Athletic Les Ferdinand, all’epoca assistente del tecnico del Tottenham Redknapp, quella notte magica poteva non arrivare.
RIPOSO – Soprattutto se l’allenatore avesse dato ascolto al suo staff. “Mi ricordo perfettamente, siamo scesi dagli spalti in cui stavamo vedendo la partita e Tim Sherwood disse a Redknapp: ‘Harry, forse devi far riposare Bale in vista del fine settimana. Abbiamo una partita più importante di questa. E mi ricordo che Harry rispondeva ‘ma sei pazzo, è il nostro miglior giocatore’. Noi però pensavamo tutti ‘ma siamo sotto 4-0, che vuoi fare?’. Ma Redknapp ci si è avvicinato e ci ha detto che lo avrebbe lasciato in campo”. Scelta giusta, perchè nella ripresa Bale fa ammattire l’Inter e segna una tripletta clamorosa.
MAICON – E quello diventa il momento in cui il gallese si proietta tra le stelle del calcio, come spiega Ferdinand. “Gareth è stato sensazionale. Abbiamo sempre saputo che era in grado di fare cose del genere. Stava crescendo come calciatore e cresceva anche la sua sicurezza. C’è sempre una notte che ti ricordi per sempre, quella in cui capisci di essere davvero diventato un calciatore. E lui ricorda quella partita come quel momento”. E persino un fenomeno come Maicon, protagonista del Triplete nerazzurro, passa 45 minuti d’inferno. “Maicon era considerato il migliore al mondo in quel momento, ma in quel secondo tempo nessuno avrebbe potuto fare nulla per fermare Gareth Bale”. Tranne gli assistenti di Redknapp. Che per poco…non ci riescono.