Di Valerio Marcangeli.
ROMA – Passano i giorni e non si fermano i disguidi tra i club di Serie A su varie tematiche. La principale ad oggi è la ripresa degli allenamenti. La Lazio, capitanata dal presidente Lotito, è tra le società che vogliono ripartire già dalla prossima settimana con allenamenti specifici per gruppi di massimo quattro giocatori scaglionati durante l’intero arco della giornata a Formello. Marotta e Agnelli invece vogliono che tutte le squadre si attengano alle direttive della Lega, la quale ha previsto come ripartenza il 4 aprile (Coronavirus permettendo). Abbiamo chiesto la sua su tutto ciò e non solo all’ex difensore della Lazio, Sebastiano Siviglia. Ecco come si è espresso quest’ultimo in esclusiva per Cittaceleste.it.
Il Coronavirus ha ormai raggiunto tutto il mondo. Come stai passando la quarantena Sebastiano?
“Io e la mia famiglia siamo chiusi in casa a girarci i pollici a leggere qualche libro, a riflettere sulla situazione argomentandoci su internet e in tv. Bene o male siamo tutti sulla stessa barca. Non ho neanche il cane per uscire di casa (ride, ndr). A parte gli scherzi, se c’è la necessità di uscire bene, altrimenti giusto rimanere a casa per proteggere se stessi e gli altri. Non bisogna rischiare nulla. Io ogni tanto chiamo il mio staff e i miei ragazzi per aggiornarci sulle metodologie di lavoro da effettuare in questo periodo a casa”.
Quanto influirà secondo te questo stop sulle squadre?
“Senza alcun dubbio va ad intaccare qualcosina sul lato fisico, c’è poco da fare. Lasceremo tutti qualcosa anche dal punto di vista della spensieratezza. La performance non sarà al 100% come prima dello stop. Questo è un periodo che ci ha segnato e che si ricorderà nella storia. Sono convinto però che pian piano torneremo alla normalità, ai nostri affetti, ai nostri amici e al nostro lavoro. Alla fine saremo più forti del virus”.
Lotito vuole a tutti i costi ripartire con gli allenamenti dalla prossima settimana, anche dividendo il gruppo. Cosa ne pensi?
“È normale che si facciano delle riflessioni su come trovarsi ai blocchi di partenza. Tutte le squadre riflettono su come poter fare per cercare di trarre qualche vantaggio rispetto alle concorrenti. Il primo ed unico pensiero ora però deve essere preservare la salute, sia nostra che delle persone a cui vogliamo bene. Mentalmente ci si aspetta che questo prima o poi finirà. Ci sta portarsi avanti pensando ad una strategia, ma ora, ripeto, viene prima la salute. Sono convinto che alla fine tutti si atterranno alle direttive del Governo“.
Invece sulla conclusione del campionato? Quale formula sarebbe la migliore secondo te?
“Nono niente playoff. Io non penso che sia giusto fare i playoff nel modo più assoluto. In tutti i campionati ci sono troppi margini di distacco tra le varie zone di classifica, per questo non sarebbe corretto. I punti mostrano il volto reale del campionato. Penso che alla fine sia opportuno giocare tutte le rimanenti giornate”.
Alla ripartenza (Coronavirus permettendo) che ti aspetti dalla Lazio di Inzaghi?
“Mi aspetto che la Lazio continui su quello che era il trend prima dell’interruzione. Una squadra solida, con tanta qualità e una continuità molto importante. Questo è ciò che gli è mancato negli anni scorsi e lo sta dimostrando in questa stagione. Tanti giocatori sono maturati, il gruppo è forte ed ha le idee chiare. La Lazio è arrivata a questo livello grazie a un insieme di cose, orchestrato il tutto dalla conferma di Inzaghi. I frutti si stanno vedendo e mi aspetto che mantenga la marcia“.
Infine un messaggio per tutti…
“Stiamo a casa e vogliamoci bene. Facciamo questo sacrificio, rispettiamo le direttive del Governo. Più saremo compatti e uniti, prima sconfiggeremo questo maledetto virus“.