Nella lunga intervista di Francesco Totti a ‘Vanity Fair’ c’è stato spazio anche per l’ormai storico divorzio con la Roma e le discussioni con Luciano Spalletti. L’addio burrascoso dello storico numero 10 giallorosso resta una ferita aperto e argomento di discussione per i tifosi. Come Carlo Verdone: “Io penso che siano stati gestiti bene sia Totti che De Rossi, soltanto che il finalissimo delle loro carriere, soprattutto quella di Totti, poteva uscire meglio. Almeno Spalletti poteva farlo uscire meglio, in maniera più dignitosa. In fin dei conti è un uomo che ha dato tanto alla Roma, agli spettatori, al calcio, agli incassi dello stadio, è diventato come un simbolo – ha detto l’attore romano a ‘soccermagazine.it’ -. Tenerlo in panchina nelle ultime partite, nell’ultimo campionato, fargli giocare soltanto 3 minuti o 4 minuti mi sembrava una cosa un po’ cattiva, ecco. Non andava fatta”.
Verdone parla anche del numero 16: “De Rossi si è gestito come è stato possibile gestirlo. Ritengo che forse quello che a un certo punto è diventato molto pesante per Pallotta – questo è un pensiero mio – era quello che prendeva De Rossi, in una squadra così indebitata come la Roma era indubbiamente qualcosa di molto forte. Però allo stesso tempo non si riesce a capire come una squadra che ha venduto l’invendibile, i migliori che hanno vinto tutto tra Champions, Europa League e campionati, alla fine abbia lasciato un disavanzo ugualmente immenso e ha depauperato la squadra. Bisognava avere forse più coraggio e dire ‘Mi tengo questi giocatori e vediamo che succede’. Qualcosa succedeva. Magari non vincevi il campionato, però forse vincevi la Champions o forse facevi un po’ di soldi, o vincevi un’Europa League. Però vendere Alisson, vendere Salah… Noi abbiamo venduto tutti! È stato un disastro, un disastro…”
Sulla stagione appena iniziata: “Mi piacerebbe tanto vedere la Roma che arriva magari a un secondo, un terzo, un quarto posto, un posto in coppa. Però la vedo dura perché c’è un presidente nuovo, si deve ambientare, deve mettere a posto i conti, non può fare tanti acquisti. Quindi anche quest’anno la vedo un’altra volta dura. Io, personalmente, se devo fare il tifo per una squadra che deve vincere il campionato, scelgo l’Atalanta o il Napoli”.