I neroverdi sono ottavi, primi dopo le grandi. Il piazzamento evidenzia l’ottimo lavoro del bravissimo allenatore e la perfetta organizzazione societaria
Lo scudettino non si cuce sulla maglia, ma ha un posto riservato più in profondità: nell’anima di chi lo conquista. Non ci sono premiazioni, trofei, sfilate, medaglie, t-shirt celebrative. Non c’è nulla del classico rituale dei successi. C’è però la consapevolezza di aver fatto un lavoro ottimo e di aver raggiunto un risultato eccezionale perché di più e di meglio non si poteva fare. Lo scudettino è l’ottavo posto che non qualifica a nessuna coppa, ma non evidenzia semplicemente il settimo dei perdenti come direbbe Conte: incorona il primo dei normali, il re delle piccole società, il migliore dopo le grandi.