La dirigenza nerazzurra non vuole altre alzate di testa: tra due giorni c’è l’Europa League e l’esonero al momento è escluso. Ma in caso di rottura definitiva si pensa a Max
Il giorno dopo è difficile nascondere sotto il tappeto il polverone alzato da Antonio Conte. Lo sfogo dell’allenatore dopo la brillante chiusura del campionato nerazzurro, con il secondo posto e gli stessi punti (82) del Mourinho edizione Triplete, è stato come un pugno che ha messo sottosopra lo stomaco dell’Inter. Che tra la Cina e Milano si è svegliata con l’umore nero e inizia davvero a pensare a un piano B di lusso: Massimiliano Allegri.