Non può piovere per sempre, ma il sole al momento, sembra davvero lontano. Piatek ha salutato il Milan alla fine dell’ultima finestra di mercato dopo tante esperienze, pochi gol e troppi passi falsi: si è conclusa così la sua avventura in Serie A, dove il polacco era esploso con la maglia del Genoa all’inizio dello scorso campionato. Le sue reti all’attivo sono diminuite col passare dei mesi, mentre il numero degli allenatori che lo hanno messo in campo invece è cresciuto sempre di più. Sembra quasi una “maledizione” che continua in Germania dove è successo qualcosa che sembrava davvero impensabile.
MANGIA-ALLENATORI – Nessuno riesce ad allenare per lungo tempo Piatek. Dal giugno 2018 il polacco è passato attraverso qualcosa come sette allenatori: tre sono stati esonerati dai rispettivi club, due invece si sono dimessi. L’ultimo della lista è Klinsmann, che completa il gruppetto di chi si è alternato negli ultimi mesi nelle tre squadre (Genoa, Milan e, appunto Herta) dove ha giocato Piatek. Che ha perso, o ha visto l’esonero, in media, di un tecnico ogni tre mesi.
VITTIME – Il “Pistolero” era partito a mille col Genoa agli ordini di Ballardini nel 2018-19: l’esonero del tecnico però ha compromesso la serenità dell’ambiente rossoblù. Il polacco ha avuto qualche difficoltà con Juric. Quindi è passato al Milan nella finestra di mercato invernale 2019 e ha contribuito al quinto posto della squadra di Gennaro Gattuso che però ha rassegnato le dimissioni a fine anno dopo la mancata qualificazione in Champions. Tra l’attaccante e Giampaolo non è scoccato l’amore e nemmeno l’arrivo di Pioli ha sortito gli effetti sperati: Piatek ha segnato poco e la società ha scelto di cederlo. A gennaio il polacco ha firmato con l’Hertha Berlino appena rimasto orfano di Klinsmann. E si ricomincia con la girandola. Piatek aspetta di scoprire quale sarà il suo prossimo allenatore, sperando che questa volta riesca a… tenerselo.