MILANO – “Realizzo un sogno da bimbo a parlare con Adriano”. Esordisce così, in diretta su Instagram in compagnia dell’Imperatore, ex attaccante di , Parma, Fiorentina e Roma, il collega di reparto , arrivato in nerazzurro la scorsa estate dopo essere stato ad un passo dal trasferimento alla Juve. “Stiamo bene, ti ringrazio – afferma Adriano, che spende poi parole al miele per il belga –, sei un grande giocatore e lo sai già, hai preso il mio posto e sono molto felice per te e per l’Inter che ti ha preso. Ti auguro tutto il bene. Milano è meravigliosa e i tifosi sono sempre con noi quando abbiamo bisogno, spero che tu faccia bene. Tanti auguri per questo. Quando sono stato in Italia non sono riuscito a vederti, ma quando torno ti vengo a salutare“.
Inter, Lukaku: “All’esordio pensavo ai gol di Adriano”
Adriano si sofferma sulla prima esperienza in Italia: “La prima volta che ho giocato ero molto nervoso, non conoscevo l’ambiente dato che venivo dal Brasile. Era un sogno per me, appena arrivato mi hanno accolto bene, durante la prima partita guardavo più i tifosi che la gara! Fu un’emozione incredibile”. Poi, è il turno di Lukaku: “Mi ricordo la mia prima partita. Guardavo il campo, poi mi sono girato dai tifosi, da mia mamma e mio figlio. Pensavo ai tuoi gol e quelli di Ronaldo e sapevo di essere in un club top. Per me il gol più bello è quello che hai fatto con la Roma”. Risponde il brasiliano: “Il primo che ho fatto è stata la punizione contro il Real Madrid, e poi ti direi quello durante Inter-Udinese, a San Siro. Quello contro la Roma è stata fortuna! Ho chiuso gli occhi e ho calciato di potenza. Ti immagini giocare insieme in attacco? Anche tu sei un gigante, sarebbe stato grandioso!”. Replica il belga ex United: “Io e te insieme? Faremmo 70 gol. Sono molto simile a te, facciamo gol ma giochiamo tanto per la squadra. Spero di fare quello che hai fatto tu”.
Adriano sugli allenatori in Italia
Adriano parla poi degli allenatori avuti in Italia: “L’allenatore che mi ha aiutato di più è stato Prandelli al Parma. Poi all’Inter sia Mancini che Mourinho, sono legatissimo a tutti e tre. Sono stato fortunato ad averli”. Quindi, sulla potenza dei suoi tiri: “I miei tiri mi venivano naturali, noi siamo grandi e forti, esplosivi. Non ci pensi, ti viene proprio naturale. Ma anche se siamo attaccanti, dobbiamo giocare per la squadra, perché i gol che possiamo fare arrivano anche grazie all’aiuto degli altri. Quindi se tu li aiuti poi loro ricambiano con gli assist. È magnifico poter aiutare un compagno in difficoltà. Quando giocavo con due punte mi trovavo benissimo con tutti: Ibra, Recoba, Martins, Kallon. Poi Mourinho cambiava tanto modulo, quindi non giocavamo sempre con due punte”.
Inter, Lukaku su Lautaro Martinez
È quindi il turno di Lukaku, che parla del compagno d’attacco all’Inter, Lautaro Martinez: “Quando gioco con Lautaro, prima pensiamo alla squadra e poi al resto“. Poi, un aneddoto: “Quando giocavo alla Play, con te (Adriano) e Martins in attacco, Stankovic a destra e Recoba a sinistra, Cambiasso e Veron a centrocampo, non perdevo mai…”. Sul trasferimento a Milano: “Come mi trovo all’Inter? Molto bene, quando c’è stata l’opportunità di venire in Italia ho pensato subito all’Inter, a nessun’altra squadra. Ho visto la Coppa Uefa vinta con la rete di Ronaldo, poi c’eri tu. Sì, il nostro stile di gioco si adatta a questo campionato. La prima settimana è stata complicata perché è molto tattico. Conte mi ha aiutato molto, ma anche lo staff e i compagni. Era importante trovare una squadra che mi aiutasse molto, e all’Inter è così. Mi sento molto bene qui”. Infine, Lukaku: “Era un sogno parlare con te, sono molto contento e ti ringrazio. Se vieni a Milano cercami e andiamo a cenare insieme, grazie ancora Adriano”. Conclude Adriano: “Che Dio ci benedica, a te auguro grande fortuna all’Inter. Ci vediamo a Milano”.