Il 25 aprile 1995 il numero 3 bianconero si spense a soli 23 anni. Malato di leucemia, morì per una polmonite interstiziale: la stessa infezione provocata dal Covid-19
Forse morire a primavera in un giorno di festa è un privilegio, oppure il modo estremo di rimarcare di essere speciali. Il 25 aprile di 25 anni fa, mentre l’Italia celebrava i 50 anni dalla Liberazione, Andrea Fortunato si arrese alla malattia, e fu come se tutto il mondo del calcio venisse preso per le spalle e per i fianchi e scosso violentemente da questa storia tragica e assurda, com’era assurda l’idea che un calciatore di serie A di 23 anni – un ragazzo ben allenato, ben curato, in perfetta forma fisica, il ritratto della salute – potesse morire di malattia.