Nel Milan di Sacchi e Van Basten, irruppe con una doppietta alla Juve. Sembrava l’inizio di una grande carriera. Invece è finito per imitare i gol degli altri in tv
Un volo d’angelo, per infilarsi nei sogni e mettere una foto nella memoria dei tifosi. Un volo d’angelo così elegante ed efficace che sembrava disegnato apposta per spiccare il balzo in un futuro radioso. Invece… invece quell’angelo annunciato per segnare negli stadi più famosi ha finito per imitare i gol degli altri in una trasmissione tv. Stagione 1988-89: il Milan di Sacchi e degli olandesi sta correndo verso la sua terza coppa Campioni. In campionato le cose vanno benino, dopo lo scudetto dell’anno precedente. Il 12 marzo 1989 il Diavolo affronta la Juventus a San Siro. Quando è in vantaggio per 2-0 fa entrare un giovane di nemmeno 20 anni, un centravanti piccolo e rapido, tutta tecnica e dribbling: Graziano Mannari.