Dries Mertens si racconta ai microfoni della UEFA, in vista del ritorno degli ottavi di Champions League contro il Barcellona. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it: “A Napoli le persone respirano calcio, persone di tutte le età: giovani, quarantenni, nonne e bambini. Credo che sia qualcosa di speciale qui in Italia. La gente si sveglia, prende il caffè e parla solo di calcio. Mi chiamano ‘Ciro’, è un nome tipico di Napoli, e penso che sia accaduto perché ho iniziato a vivere come loro. Vado in città tante volte, adoro il cibo, adoro il mare, adoro tutte le isole qui”.
Mertens su Sarri e gattuso
NAPLES, ITALY – JULY 12: Dries Mertens of Napoli celebrates after scoring the first goal during the Serie A match between SSC Napoli and AC Milan at Stadio San Paolo on July 12, 2020 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
“Al primo anno di Sarri ho giocato solo sei partite da titolare ed ero arrabbiato. Mi diceva sempre ‘Sei così importante per me e per la squadra, non preoccuparti che arriverà la tua occasione’. Così un giorno mi ha schierato come attaccante centrale e sono stato felice perché mi ha cambiato la vita. Mi ha schierato centravanti e mi ha detto che era sicuro che avrei fatto bene.
Gattuso è davvero un buon allenatore, penso sia perfetto per il Napoli in questo momento. Il mister ha vinto tanto da calciatore e sa cosa vuol dire vincere, era qualcosa che mancava alla squadra. Questa è una cosa che abbiamo percepito anche con Ancelotti, uno che ha vinto molto e che provava a trasmettere questa mentalità anche ai calciatori”.
Barcellona e il record di gol
“All’andata abbiamo fatto una grande partita, è stato fantastico fare gol al Barcellona. Al ritorno sarà tutto più complicato. Il risultato del San Paolo ci obbliga a far gol al Camp Nou. Senza segnare, saremo fuori dalla Champions. Ci stiamo preparando all’impresa.
Il record di gol? Non ci pensavo, ho giocato con Hamsik. A un certo punto ho cominciato a segnare, mi sono avvicinato a Maradona e poi l’ho superato. È qualcosa di incredibile per me essere il più grande marcatore della storia di questo club”.
(Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)