MILANO – Deluso, arrabbiato, ma estremamente lucido: in poche parole Sinisa Mihajlovic dopo il rovinoso ko (5-1) del suo Bologna in casa del Milan: “È molto semplice, quando perdi 5-1 c’è poco da commentare, bisogna solo stare zitti, subire critiche, chiedere scusa a tifosi e società, ma soprattutto vergognarsi. Almeno io faccio così e spero lo facciano anche i calciatori, se hanno un briciolo di dignità – ha detto il tecnico serbo a Dazn -. Ma non sono arrabbiato, solo deluso. Quello che dovevo vedere l’ho visto e nelle scelte per l’anno prossimo bisogna decidere quello che dobbiamo fare da grandi”. Secondo Mihajlovic il Bologna è arrivato ad un bivio: “Se vogliamo essere salvi a dieci giornate dalla fine, possiamo rimanere così, ma se vogliamo lottare per un posto in Europa e fare qualcosa di più eccitante allora bisogna cambiare, dopo questa partita penso sia chiaro a tutti. Ma non sono io che fisso gli obiettivi, a fine campionato incontrerò la società e vedremo, ma nel bene o nel male ho visto quello che dovevo vedere. Bisogna avere la lucidità di tirare fuori il buono dalle cose negative. Ed io le ho viste, ma se saranno buone per me non lo saranno per altri, funziona così. I tanti gol subiti? Non è ancora finita, mancano 4 partite. Per spiegarlo ci vorrebbe Freud, ma poverino è morto…”.
MILAN-BOLOGNA 5-1: LA CRONACA
“Io cerco di fare le cose, a volte ci riesco e a volte no. Se vogliamo fare qualcosa dobbiamo cambiare l’atteggiamento mentale, gestendo le emozioni in campo. Serve fiducia in sé stessi e aiutarsi, serve anche continuità. Ma è normale con tanti ragazzi giovani, perciò cerchiamo di farli crescere. Quando va tutto bene si riflette poco, quando vanno male si cresce e si riflette, cercando di capire il perchè e provando a non farlo accadere di nuovo. Ma non è semplice, ci si prova. Con il Napoli abbiamo fatto una buona partita, con loro non c’è stata partita. Per questo ho messo chi non giocava mai come Corbo, Mbaye e Baldursson, sarebbe stato bello farli giocare con il pubblico. C’è stata partita, poca, solo sul 2-1, oggi non era giornata. Si vedeva che erano distratti, noi se cambiamo qualche pedina importante diventiamo un’altra squadra, ma siamo questi. Per fortuna mancano 4 partite … abbiamo perso tanti punti per strada e dobbiamo crescere. L’abbraccio con Ibrahimovic? Abbiamo parlato delle nostre famiglie, non di calcio. Noi basta che ci guardiamo e ci capiamo, per quanto riguarda il calcio, siamo amici. Lui al Bologna? Non ho capito la domanda, non si sente bene (ridendo e mimando il gesto dell’auricolare, ndr), continuo a non rispondere“. Poi rivolgendosi a Matri. “Lo saluto, è bello come il sole“.