MILANO – Un Milan scintillante sin dal 1′ travolge 5-1 il Bologna al Meazza grazie all’uno-due targato Saelemaekers (10′) e Calhanoglu (24′) e, dopo l’eurogol di Tomiyasu ad un passo dal riposo (44′), con le reti di Bennacer (49′), Rebic (57′) e Calabria (92′). Ibrahimovic, sostituito al 61′, non prende bene il cambio, mentre Pioli, che sale a 56 punti in classifica (-1 dalla Roma sesta), regala all’82’ l’esordio in A al classe 2002 Colombo.
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Le scelte di Pioli e Mihajlovic
Stefano Pioli, che nel Bologna ha avviato la propria carriera da allenatore con gli Allievi Nazionali nel 1999, per tornare poi al timone della prima squadra tra il 2011 ed il 2014, si presenta al Meazza col consueto 4-2-3-1 dove, dietro il confermatissimo Ibrahimovic, c’è Saelemaekers nella batteria dei trequartisti al fianco di Calhanoglu e Rebic. A centrocampo si rivede Bennacer accanto a Kessié, mentre in difesa l’unica novità è sulla corsia destra, con Calabria che vince il ballottaggio con Conti. Sinisa Mihajlovic, anche lui ex del match (ha allenato il Milan nella stagione 2015-16), schiera il medesimo modulo, operando tuttavia numerosi cambi rispetto al pareggio col Napoli nel turno scorso: è completamente nuovo il tridente offensivo, con Orsolini e Sansone ai lati di Santander, cabina di regia affidata a Poli e, nel pacchetto arretrato, Tomiyasu ritorna sull’out di destra e Denswil al centro a far coppia con Danilo.
Dominio Milan, ma al 45′ è “solo” 2-1
L’approccio del Milan è da stropicciarsi gli occhi, denso di pregevoli giocate, triangolazioni e sovrapposizioni a tutta velocità, mentre il Bologna fa una fatica terribile a reggere gli indemoniati ritmi rossoneri. Al 3′ l’accoppiata Rebic-Calhanoglu cerca un duetto di troppo vanificando una potenziale occasione pericolosa, il croato 3′ più tardi calcia debolmente, quindi serve un assist al bacio sciupato da Theo Hernandez al 7′. Il gol è nell’aria e non tarda ad arrivare: al 10′ il terzino franco-spagnolo va sul fondo e mette in mezzo, Ibrahimovic legge perfettamente l’azione e con un velo libera al tiro Saelemaekers, che trova così la prima gioia personale in Serie A. Al Meazza cambia il risultato, ma non lo spartito: al 14′ Rebic offre a Calhanoglu la palla del 2-0 su cui fa bella figura Skorupski, ma il turco si riscatta 10′ d’orologio più tardi, sfruttando il primo errore del portiere felsineo, che respinge basso coi piedi un cross di Hernandez, offrendo di fatto un facile tap-in. Il solo Orsolini tenta di dare una scossa al Bologna, al 33′ con un calcio di punizione ben controllato da Donnarumma, al 38′ con un tiro-cross su cui Sansone arriva con qualche decimo di secondo di ritardo. In mezzo (36′), il palo colpito da Kessié con un piattone destro dal limite, con l’ex Atalanta che si vede negare il tris anche da Skorupski al 43′ dopo un batti e ribatti in area. Il 3-0 non arriva e i ragazzi di Mihajlovic riaprono clamorosamente le sorti dell’incontro ad un passo dal riposo (44′): Soriano difende il possesso nella trequarti rossonera, poi serve Tomiyasu che inventa un mancino di rare potenza e precisione, imparabile per l’estremo difensore del Milan. Si va quindi al riposo su un “bugiardo” 2-1.
Bennacer-Rebic-Calabria, Milan sul 5-1
Chi pensava che il gol di Tomiyasu potesse cambiare il volto della partita, però, è rimasto deluso. Il Milan scaccia i fantasmi di una sanguinosa rimonta (in ottica qualificazione in Europa) facendo calare il sipario al Meazza in appena 12′: al 49′ la marcatura morbida di Soriano e la deviazione di Denswil premiano l’imbucata centrale di Bennacer, al 57′ invece lo splendido assist di Ibrahimovic permette a Rebic di siglare il 4-1, nonché l’undicesimo centro stagionale in Serie A. A match compromesso, Mihajlovic si affida alla gioventù per cercare una nota lieta nella serata storta di San Siro: dentro, insieme a Mbaye, Corbo (classe 2000) e Baldursson (2002) al posto di Danilo, Dominguez e Tomiyasu, mentre Pioli risponde con Bonaventura, Krunic e Leao per Calhanoglu, Saelemaekers ed Ibrahimovic, tutt’altro che felice per il cambio. È ancora di matrice rossonero, però, con protagonista Theo Hernandez, la prima occasione post-girandola di sostituzioni (64′), seguita da un tentativo da fuori di Krunic (67′) e da un salvataggio sulla linea dopo un’azione insistita e conclusa da Leao (68′). Il Milan insiste e l’allenatore felsineo abbraccia ancor di più la linea verde, gettando nella mischia Skov Olsen e Svanberg (entrambi del ’99) per Orsolini e Soriano, ma la sola chance costruita dai rossoblù è un tentativo, respinto da Donnarumma, di Santander sugli sviluppi di una punizione a due in area. I ritmi calano e Pioli regala l’esordio nel massimo campionato italiano al 2002 Lorenzo Colombo, richiamando accanto a sé in panchina Rebic a 8′ dal 90′. Nel finale c’è tempo per il 5-1 di Calabria (92′), che batte Skorupski di piatto massimizzando l’assist di Leao.