MILANO – Non è semplice individuare quali possano essere i possibili protagonisti del derby che andrà in scena sabato prossimo a San siro, con inizio alle ore 18. Se da un lato c’è la pseudo certezza che sarà più equilibrato, rispetto al passato, perché il Milan sembra aver ridotto il gap che la distanziava dall’Inter, dall’altro i rispettivi organici sono talmente ricchi di fuoriclasse che un’analisi sotto questo punto di vista è tutt’altro che agevole. Però, in ogni caso, non si va mai troppo lontano dal vero quando si analizza un match sotto il profilo dei rispettivi registi. Dei giocatori, cioè, attorno ai quali gira tutta la squadra. E allora, Vidal versus Bennacer: che la sfida abbia inizio.
La grinta di Vidal
E’ arrivato il 20 settembre, quindi giocherà il derby con meno di un mese di ambientamento alle spalle, Ma Vidal, un po’ perché gioca in una squadra agli ordini di Conte, un po’ perché è ancora sufficientemente fresca la sua esperienza alla Juventus, di tutto potrà soffrire, tranne che di isolamento o di mancato inserimento. Quanto alle caratteristiche tattiche, è noto a tutti che Vidal sia giocatore di grande temperamento e di buona capacità realizzativa. Ma all’Inter, almeno stando a quanto visto in queste prime partite, la scelta di come utilizzarlo è ancora lontana. Subito protagonista, insomma, e nel derby non sarà da meno.
Il fosforo di Bennacer
Anche se finiranno spesso per battagliare contro, occupando porzioni di campo analoghe, Ismael Bennacer è lontano anni luce da Vidal, anche da un punto di vista estetico. Più regista, attento nel recuperare palloni ma, come il cileno, facile vittima del cartellino giallo, Bennacer ha avuto una crescita esponenziale, lo scorso anno. E al massimo dovrà guardarsi dal fuoco amico: l’acquisto di Tonali da parte del Milan offre una fantastica alternativa al giocatore algerino.
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