I giocatori di talento nella rosa di Pioli dovranno dare qualcosa in più per centrare la qualificazione europea: l’esempio è Zlatan, che a 38 anni ha stretto i denti per rientrare prima di luglio
C’è un’immagine, tra le tante, che spiega come Zlatan Ibrahimovic stia vivendo la fase finale della carriera. E come avrebbe voluto vivere il suo ritorno al Milan. Epifania, fischio finale di un brutto 0-0 a San Siro con la Samp: Ibra va da Rafael Leao, gli prende la testa tra le mani e lo sprona. Entrambi sono entrati nella ripresa, uno al posto di Piatek e l’altro per Bonaventura. Non è bastato per trovare il gol-partita, ma Zlatan pensa già alla gara successiva, e ai mesi che nei suoi piani dovrebbero riportare in alto il Diavolo. Fa già il leader, insomma, cercando di trascinare i compagni. Con qualcuno c’è riuscito, con qualcun altro meno.