MILANO – Il calcio di rigore sbagliato da Zlatan Ibrahimovic non tarpa le ali di un Milan che, col 3-0 rifilato allo Sparta Praga e complice il pareggio tra Lilla e Celtic, vola in testa da solo alla classifica del girone H di Europa League. Al Meazza è un monologo a tinte rossonere sin dalle prime battute ed il primo tempo è monopolizzato dal gol di Brahim Diaz e dal penalty fallito dallo svedese che, all’intervallo, fa spazio a Leao. Proprio il brasiliano è autore del 2-0 al 57′, chiude i giochi Diogo Dalot al 66′ su assist di uno scatenato Bennacer.
Milan-Sparta Praga, tabellino e statistiche
Europa League, risultati e classifiche dei gironi
Le scelte di Pioli
Reduce dalla brillante vittoria di Glasgow, nella seconda giornata del gruppo H di Europa League il Milan ospita lo Sparta Praga sconfitto dal Lilla 4-1 nel match d’esordio. Pioli si affida al 4-2-3-1 con Tatarusanu in porta al posto di Donnarumma, positivo al Coronavirus, linea difensiva composta da Calabria, Kjaer, Romagnoli e Diogo Dalot (che fa rifiatare Theo Hernandez), quantità e qualità in mezzo al campo con la coppia Tonali-Bennacer, e il terzetto Castillejo-Krunic-Brahim Diaz al servizio del terminale offensivo Ibrahimovic. Si schiera a specchio la formazione ceca: in campo c’è Krejci, al Bologna dal 2016 fino allo scorso 4 agosto, solo panchina per l’ex Lazio Kozak.
Diaz sblocca, Ibra sciupa il raddoppio
Al Meazza è subito Milan a trazione anteriore e dopo soli quattro minuti Krunic sciupa una buona chance, sparando il pallone in curva dal limite. I rossoneri pressano e lo Sparta Praga soffre terribilmente tanto a costruire quanto a contenere, mentre Ibrahimovic prova a fare la differenza sia in proprio, con due colpi di testa (6′ e 14′), che nelle vesti di uomo assist, con Brahim Diaz (9′) e Bennacer (11′) che peccano di precisione. Dopo la sfuriata meneghina, i ritmi calano per una decina minuti, poi al 23′ un errore in uscita di Lischka mette in moto lo spagnolo ex Real, che chiede l’uno-due al fuoriclasse svedese, finta il tiro col mancino e batte Heca col destro, firmando così il meritatissimo 1-0. Milan ad un passo dal raddoppio alla mezz’ora: da un lancio dalle retrovie di Kjaer, Krunic scappa via alla coppia di centrali avversaria e cerca il pallonetto a tu per tu col portiere, che se la cava in uscita disperata. Ancor più clamorosa l’opportunità sprecata da Ibrahimovic sei minuti più tardi: cinturato da Lischka, in giornata no, si guadagna un tiro dal dischetto, da dimenticare però l’esecuzione, con la sfera che scheggia la parte superiore della traversa. Il primo tempo volge al termine con uno Sparta Praga più propositivo, guidato dall’ex Bologna Krejci, senza tuttavia riuscire a creare apprensione a Tatarusanu.
Leao-Dalot, Milan sul 3-0
Ibrahimovic resta negli spogliatoi, c’è Leao in campo nella ripresa e il brasiliano impiega meno di 240 secondi per rendersi pericoloso, sparando contro i piedi di Heca il pallone servitogli in profondità da Tonali. L’ex ragazzo prodigio del Brescia ci prova quindi dalla distanza, ma il portiere ceco blocca sicuro a terra. Sulla stessa falsariga del finale del primo tempo, lo Sparta Praga prova ad impensierire la difesa rossonera, il Milan attende soltanto il momento migliore per colpire, che arriva al 57′: apertura di Bennacer, Diogo Dalot parte fortissimo sull’out sinistro, poi mette in mezzo con uno splendido esterno per Leao che fa 2-0. Moberg-Karlsson e l’ex Lazio Kozak, reduce da quattro stagioni falcidiate dagli infortuni (con appena 22 presenze), vengono gettati nella mischia da Kotal, nella remota speranza di recuperare un match estremamente in salita, al 66′, invece, Pioli cala il tris: altra verticalizzazione millimetrica di Bennacer, Diogo Dalot stavolta si mette in proprio e sigla la sua prima rete “italiana”. Conti rileva Calabria, mentre Castillejo si divora il 4-0 al 75′, peccando di egoismo con Leao tutto solo: a San Siro è un monologo a tinte rossonere. Nel finale spazio anche per Duarte, Kessié e Daniel Maldini in luogo di Romagnoli, Bennacer e Krunic. I ragazzi di Pioli, complice il 2-2 tra Lilla e Celtic, volano in vetta solitaria al girone H di Europa League con 6 punti.