, Adil Rami avrebbe già messo fine alla sua avventura in Russia. Il motivo sarebbe da ricondurre ai mancati pagamenti da parte della società nei suoi confronti. A parlare dell’addio è il suo avvocato che, ai microfoni di France Football, avrebbe accusato il club di non aver rispettato gli accordi.
Rami, addio al Sochi
“La crisi del Covid-19 non ha risparmiato il campionato russo, sospeso all’inizio di marzo fino al 21 giugno. In questo contesto, nonostante i numerosi avvisi del giocatore e dei suoi rappresentati, Il PFC Sochi ha deciso di ignorarli e sottrarsi a tutti i suoi impegni dimostrando massima malafede”, ha spiegato Jules Plancque procuratore del difensore campione del mondo con la Francia ed ex centrale anche del Milan. “Adil Rami, che fino ad oggi non ha ricevuto alcun compenso da parte della società, intende ricordare che esistono diritti fondamentali e quello alla salute è uno di questi. Rami oggi è libero da ogni impegno, con un desiderio ancora intatto di proseguire la sua carriera”.
Il gesto del francese
E dire che solamente poche settimane fa, Rami sembrava essere in perfetta sintonia con la società russa e con l’ambiente. Il difensore aveva partecipato ad una bella iniziativa in cui si era occupato . Come aveva spiegato anche il sito web dell’amministrazione comunale di Sochi, Rami aveva preso parte all’attività di volontariato che ha visto la consegna di alimentari ad almeno due dozzine di cittadini. Tra questi, anche la 89enne veterana del powerlifting Galina Tsvetkova residente proprio in città.