MILANO – San Siro e il nuovo stadio che Inter e Milan vorrebbero costruire a fianco delle spoglie del Meazza tornano ad animare il dibattito in città. Il Comitato Coordinamento San Siro, accompagnato da alcuni esponenti politici cittadini, si è riunito sotto Palazzo Marino, sede del Comune, per protestare “non tanto sulla questione stadio si’ o stadio no, ma contro il fatto che lo stadio nuovo sia un cavallo di Troia che con sè un sacco di altre cose” spiega Gabriella Bruschi, portavoce del Comitato. “A detta delle due squadre – prosegue Bruschi – rappresenta solo il 14% di un business molto più grande che include tre grattacieli, un centro commerciale, un centro congressi. Quindi tutta l’area verrebbe cementificata, con buona pace di 5,2 ettari di verde profondo, con oltre 100 alberi ad alto fusto”. I rendering che i club anno presentato al Comune sono, secondo Bruschi, “solo disegni fatti con l’effetto grandangolo, perche’ il verde, è scritto, coprira’ solo 2,6 ettari, quindi la meta’ di quello che gia’ abbiamo. In piu’ sarò, come dice l’assessore Maran, verde su più strati. Quindi è praticamente arredo urbano. Non è verde profondo, ma alto 10 centimetri”. La soluzione? “Ristrutturare il Meazza. Si può fare e a costi molto più bassi rispetto a quelli che propongono le squadre, che hanno gonfiato i prezzi. Il Meazza è già ora ai massimi livelli del ranking internazionale degli stadi. Sarebbe ancora più bello. E cosi potremmo risparmiare suolo, non ci sarebbe la necessità di costruire un nuovo stadio e tutto il costruibile”.
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Milano, sit-in contro il nuovo stadio: “Ristrutturare il Meazza si può”
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