L’uruguaiano ricorda: “Antonio è un uomo con gli attributi, si giocò molto scegliendomi. E a Gian Piero dico: sei grande, meriti tutto”
Ne parla, esattamente, tre volte. Come se Antonio Percassi fosse il filo conduttore di una chiacchierata di 30’ tra ricordi (bellissimi) ed esaltazione – calcisticamente parlando – del momento. All’inizio, dicendo che “mi ha cambiato la vita”. Poi nell’applaudire l’Atalanta attuale (“Che squadra, riflette i suoi valori”) e verso la fine: “Se vivo bene, lo devo all’Atalanta”. E quindi, al patron.