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Moratti: “La mia Inter affrontava una Juve che si comportava come si comportava…”

Sono passati 25 anni da quel 18 febbraio 1995 quando Massimo Moratti comprò l’Inter da Ernesto Pellegrini. A distanza di tempo, l’ex presidente nerazzurro ha ricordato i suoi anni alla guida della società, senza risparmiare una frecciata alla Juventus: “Fu tutto utile per arrivare al Triplete – spiega Moratti a Telelombardia -, tutto è servito per creare le condizioni per trionfare, anche le disavventure dovute al fatto di dover fronteggiare una Juve che si comportava come si comportava e lottare contro un muro che sembrava incrollabile. Poi riuscimmo a sfondarlo e trovare così quelle soddisfazioni in cui avevo sempre creduto ma che a un certo punto parevano impossibili”.

Moratti, Recoba, Ronaldo e Baggio

Recoba il più amato. Ronaldo il Fenomeno rimane ovviamente indimenticabile, il più forte di tutti, quello che ci fece conoscere veramente in ogni parte del mondo. Ma anche Baggio, interista doc, è stato un grandissimo. Ricordo la sua classe, la sua eleganza, la sua disponibilità. Indimenticabile le partite contro il Real in Champions e lo spareggio europeo a Verona contro il Parma”. 

Moratti: “Eriksen? Ti fa vincere le partite”

“Il rimpianto è Pirlo, che io volli e presi perché avevo capito quanto fosse forte: peccato che nessun allenatore seppe trovargli una posizione in campo e farlo giocare e così fui costretto a venderlo vedendo la tristezza sul suo volto. La sconfitta con la Lazio può essere una lezione per ripartire. La squadra c’è e soprattutto c’è l’allenatore. Eriksen? A giocatori così devi creare il tipo di gioco più appropriato e a quel punto sono loro che ti fanno vincere. Farlo a metà stagione non è facile, ma…”. 


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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