Terza sconfitta di fila, la quarta nelle ultime cinque di campionato: il Napoli perde anche al San Paolo contro la Fiorentina, vittoriosa per 2-0 con i gol di Chiesa e Vlahovic. L’arrivo di Gattuso non ha invertito la tendenza della squadra azzurra che continua a beccarsi i fischi del suo pubblico, costretto adesso anche a fare i conti con Allan: il centrocampista brasiliano al 56’ non prende bene la sostituzione con Demme e va dritto negli spogliatoi. Straordinaria, nel gioco e negli interpreti, la prova della Fiorentina: positivo l’impatto di Cutrone, geniale come sempre la prestazione di Castrovilli. E Chiesa merita un discorso a parte.
La sblocca Chiesa
Demme e Lobotka devono attendere, Gattuso se la gioca coi “soliti noti” e tra i pali continua a dar fiducia a Ospina. Iachini sfoggia la coppia azzurra dell’ultimo Europeo U21 (Chiesa-Cutrone) e dopo i due timidi tentativi da parte di Milenkovic e Castrovilli va quasi sotto per la splendida acrobazia in spaccata di Milik. Il 20’ vede anche l’intervento del Var: il tocco di mano di Allan non viene punito con il calcio di rigore, l’episodio sembra poter dare una scossa agli azzurri ma si tratta in realtà di un caso isolato perché qualche minuto più tardi Chiesa capitalizza la superba azione della Fiorentina nata da un’invenzione di Castrovilli.
Palo di Insigne
Il Napoli tenta di reagire con Insigne, Zielinski e Fabian Ruiz rischiando in mezzo di trovarsi addirittura sul passivo di 2-0: Ospina salva miracolosamente sul colpo di testa di Chiesa, poi Cutrone va in gol ma è fermato dal fuorigioco. Callejon si divora il gol del pari, Zielinski appare troppo timido in fase realizzativa e la risposta del San Paolo è solo una: quella dei fischi. La ripresa è un flipper di emozioni: se Insigne si ferma sul palo, Chiesa “maledice” il portiere colombiano per il secondo miracolo di serata. E al 56’ scoppia il caso Allan: il brasiliano, richiamato in panchina da Gattuso per far spazio al debuttante (in campionato) Demme, si dirige direttamente verso gli spogliatoi. Il sipario cala al 74’ quando Vlahovic – subentrato a Cutrone – s’inventa un sinistro a giro che vale il 2-0 e la festa viola.