in

Napoli, Gattuso: “Voglio un filotto di vittorie. I rinnovi non mi riguardano”

CAGLIARIDobbiamo dare continuità e fare un filotto di vittorie. Non mi fido, non metto le mani avanti. Dobbiamo ricordare quello che stiamo facendo ma non dimenticare quello che abbiamo combinato” sono le parole di Rino Gattuso ai microfoni di Sky Sport dopo il successo del Napoli sul campo del Cagliari nel 24° turno del campionato di . Il tecnico azzurro ha dichiarato: “In questo momento stanno giocando quelli che stanno meglio, la formazione la scelgo così. I giocatori devono essere professionisti, i rinnovi non mi riguardano. Bisogna allenarsi in un certo modo e rispettare il club, io vado a scalare le montagne per loro. Se qualcuno mi dice che non ha la testa giusta gli do la mano e faccio i complimenti, poi ci vuole rispetto per chi non gioca mai e per chi si allena sempre al massimo“. Gattuso si è soffermato su Allan, spiegando: “Allan? Domani è un altro giorno, non si porta rancore e sarò il primo a incitarlo ma bisogna incitarlo in un certo modo. Voglio vedere professionalità, se no faccio quello che ho fatto“.

Napoli, Gattuso su obiettivi e Mertens

Il tecnico del Napoli ha poi spiegato: “Non possiamo permetterci di scherzare col fuoco, altrimenti entri in un vortice e non esci più. Bisogna pensare 24 ore al giorno al Napoli. Chi ha fatto cose importanti non deve buttare via tutto negli ultimi mesi“. Su , autore del gol decisivo a Cagliari: “Fa diventare tutto semplice, è un fenomeno, è furbo, è un giocatore completo, non sta mai fermo. Ci è mancato tanto, abbina furbizia a qualità“. Infine, ha concluso: “Dopo l’esperienza al Pisa non voglio promettere più niente, c’è chi si occupa dei contratti, i soldi non sono miei, sono un dipendente dell’azienda, le scelte deve farle chi comanda. Me l’hanno chiesto il parere. Se non giochiamo da squadra facciamo le figuracce“.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


Tagcloud:

Tare: “Noi da oggi da scudetto? Ho costruito la Lazio per questo”

Cagliari, Maran: “Stiamo pagando le assenze, ma serve fare di più”