Si riparte a caccia di una salvezza che sembrava impossibile da raggiungere. Invece con Nicola il Genoa è cambiato. Il tecnico, ai microfoni del canale ufficiale del club, ha indicato la via da seguire in vista del rush finale verso la salvezza.
CARPE DIEM – Si ricomincia dalla zona salvezza. “Mi interessa poco dove eravamo rimasti. Ci concentriamo su dove siamo e dove dobbiamo andare. Abbiamo a disposizione dodici partite per poter raggiungere il nostro obiettivo”. Il Genoa ha lavorato duro durante lo stop per non farsi trovare impreparato. Il tecnico non vuole sorprese, anzi. Invita a cogliere l’attimo. “I ragazzi hanno lavorato con dedizione e impegno. Sicuramente dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo dodici partite in un periodo estremamente limitato. Servirà un Genoa che abbia ben chiaro il concetto di “carpe diem” un Genoa che abbia la capacità di cogliere il massimo da ogni partita. E poi immediatamente resettare, recuperare e prepararci nuovamente per la partita successiva perché ci giocherà ogni tre giorni”.
PORTE CHIUSE – Rispetto a pochi mesi fa è cambiato tutto. Compreso il calcio. Ripartite può aiutare ma resta ancora fissa negli occhi l’immagine di quanto è accaduto e quelle di partite che sembrano virtuali. L’ultima immagine è un saluto virtuale a San Siro. Adesso si giocherà in un Marassi vuoto. “Il calcio può divertire e far divertire nel senso più pieno della parola. Credo che possiamo girarci intorno quanto vogliamo ma credo che non vi sia altro da aggiungere. Purtroppo questo vale per tutti. Non avremo la nostra gente vicino. E’ un concetto che va al di là della semplice fisicità. E’ chiaro che preferiremmo tutti avere i nostri tifosi con noi ma allo stesso tempo sappiamo chi rappresentiamo. Anche se non li avremo vicino li portiamo dentro. Sempre e comunque e con questo spirito andiamo in campo cercando di offrire prestazioni importanti”.