Il presidente e l’allenatore del primo scudetto del Napoli si sono sentiti al telefono in questi giorni, dopo anni di silenzio
Sono tempi duri per tutti, ma per qualcuno ancora di più. Perché un conto è fare lo “smart working” da casa e poi magari cenare in compagnia, con moglie e figli. Un altro è ritrovarsi da soli da più di un mese, soprattutto in quella fascia d’età in cui è ancora più pericoloso uscire, a prescindere da qualsiasi autocertificazione. In questa interminabile crisi c’è soltanto un aspetto positivo che merita di essere sottolineato: il valore della solidarietà che sembrava un’entità astratta e invece è una piccola consolazione per molti, cittadini anonimi o sportivi famosi come Ottavio Bianchi.