Il nipote-erede di Antoine Saint-Exupéry, autore lionese del capolavoro per bambini: “Un libro per tutti, come il calcio. CR7 vola come mio zio. Sarri? L’essenziale è invisibile agli occhi”
In place Bellecour, cuore della città, sono uno accanto all’altro: il Piccolo Principe adagia una mano sulla spalla del suo avventuroso papà, Antoine de Saint-Exupéry. Scrutano l’austera Lione in cui tutto o quasi parla di loro, dall’aeroporto al futuro museo. Lì, nella città che domani attende la Juve, è nato il leggendario scrittore-aviatore-sognatore: l’ultimo volo è del 1944, eterno invece il suo regalo al mondo.