Il croato,che cerca di recuperare per il derby, in rossonero alterna momenti abulici a fasi super. Ora deve riaccendersi dopo la squalifica e l’infortunio
Sprint e stop, salite e discese. Ante Rebic va a scatti, come in campo: a volte sembra non essere della partita, poi con un clic si accende dal nulla e diventa decisivo. “Il mio gioco è più dispendioso di altri. Mi muovo sempre in verticale, sprinto per trenta metri cento volte a partita, chiaro che dopo un po’ devo riposare. Mister e compagni lo sanno”, aveva dichiarato alla Gazzetta a luglio. Il clic, appunto.