A differenza del suo predecessore, che si definiva un talebano, l’attuale allenatore dei rossoneri ha capito che la strada migliore per avere successo era passare al 4-4-2 per esaltare le doti di Ibra
Lasciamo stare le etichette. Stefano Pioli non è un “normalizzatore” e nemmeno un “potenziatore”. Per rimanere in rima è soltanto, o meglio soprattutto, un allenatore che pensa ad allenare i giocatori a disposizione per ottenere i migliori risultati possibili.