Nel maggio del 1980 si riaprivano le frontiere in serie A: da allora tanti campioni che hanno lasciato un segno nella storia del nostro calcio
L’ultimo a entrare, prima che blindassero i confini, era stato uno svedese, Roger Magnusson. Giocava nella Juve di straforo, solo partite di Coppa Campioni. Nel maggio 1968, mentre a Parigi cominciava a succedere qualcosa, va a sbattere in semifinale contro il grande Eusebio e il vecchio Benfica. Finisce dirottato in Francia e, a Marsiglia, viene osannato come un Garrincha. Amen. Era un calcio in bianco e nero, quello.