A pochi giorni dal ventesimo anniversario dell’arrivo alla Roma di Gabriel Omar Batistuta, torna a parlare Rosella Sensi. L’ex presidente giallorosso ripercorre i momenti dell’acquisto dell’argentino, il tanto atteso bomber che ha portato la squadra di Capello alla vittoria dello scudetto. “Quell’anno papà si mise in testa che voleva prendere Bati a tutti i costi. La sua firma non è stata una sorpresa ma una lunga attesa – racconta Rosella a ‘Te la do io Tokyo’ su Centro Suono Sport 101.5 -. La cosa più bella dell’arrivo di Bati è che, pochi giorni dopo una festa che non voglio nemmeno ricordare, abbiamo visto un Olimpico pieno e in festa per l’arrivo di un giocatore. Papà era emozionato, quel giorno volava per la gioia”.
La figlia del compianto presidente della Roma ricorda la grande determinazione della società: “Noi volevamo vincere. Quella squadra è stata costruita per vincere e Bati era la ciliegina sulla torta. Di quel periodo ricordo che, dopo lo scudetto che vogliamo tutti dimenticare, papà disse ‘Ora voglio vincere’. Questo ricordo sempre di papà, reagiva sempre“. Rosella Sensi ricorda poi la trattativa per l’argentino: “È stata molto lunga. Papà si chiudeva nello studio per portarla avanti e non era facile: c’era il fuso orario che complicava tutto. Una cosa che ricordo però è che fu molto importante la famiglia del giocatore nella scelta. Non ero presente quando Capello ha saputo dell’acquisto di Batistuta, ma lui ha sempre avuto una gioia molto compassata, quindi lo immagino felice ma non euforico. L’ho visto sorridere, questo sì, ma non l’ho mai visto in uno stato di euforia totale”.