Di Giovanni Manco
ROMA – Delio Rossi, ex allenatore tra le altre di Lazio e Sampdoria che si affronteranno domani, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni. Le sue impressioni sulla partita: “Sulla carta dovrebbe essere una partita favorevole alla Lazio perché è, teoricamente, superiore alla Sampdoria. Tuttavia hanno diverse defezioni e la gara viene prima dell’importante debutto in Champions dove la concentrazione sarà massima, col rischio di perdere un po’ di concentrazione e quindi dei punti. La Champions va onorata, ma la cosa importante sarà quella di confermare la qualificazione. Ottenere la Champions per due o tre anni rappresenterebbe una crescita. La partita? La farà la Lazio indipendentemente da chi gioca. La Samp cercherà spazi per ripartire, non mi aspetto spregiudicatezza”.
Come giudichi il mercato di Tare?
“Stiamo parlando di una squadra che ci ha abituato sempre ad un mercato non fantasmagorico, ma la storia dice che la Lazio si è strutturata nel tempo anche senza giocatori da 40/50 milioni. Mi fido di Tare. Poi sarà il campo a dire se la squadra sarà all’altezza”.
L’ultima Lazio in Champions era la tua e purtroppo le cose non andarono bene. Intravede rischi simili, e quindi la difficoltà di gestire tanti impegni a settimana?
“Non vedo un rischio simile, la mia era un squadra completamente diversa con la necessità di vendere i giocatori migliori per i problemi economici, ora la Lazio i migliori giocatori se li tiene e da questo punto di vista c’è stata una grande crescita. Consideriamo che da 4/5 anni riesce a tenere uno dei migliori giocatori d’Europa che è Milinkovic-Savic. Per noi era esattamente il contrario, d’altronde non era programmata la nostra Champions, è capitata”.
Secondo te esiste un problema Immobile in Nazionale?
“Partiamo dal presupposto che stiamo parlando della Scarpa d’Oro, uno che fa più di 20 gol a stagione. Difficilmente si ripeterà, ma sui 20/25 può arrivare. Non parliamo di un cecchino alla Ibrahimovic, lui gioca per la squadra. Ho visto la gara contro l’Olanda e mi è sembrato anche abbastanza funzionale, purtroppo non ha fatto gol, se lo avesse fatto parleremmo di tutt’altro. Sicuramente non è il massimo per come vuole giocare Mancini che forse avrebbe bisogno di un giocatore di manovra, Immobile attacca la profondità e non è portato a giocare di spalle. Ma arrivare a dire che è un problema un giocate da più di 20 a stagione… Ci andrei piano. Belotti meglio? È più fisico, ma non più funzionale. Tiene più la palla ed ha più centimetri, ma non un Benzema, non l’ideale per palleggiare. Se la partita fosse stata più improntata sul contropiede avremmo visto, forse, il miglior Immobile. Concludo, non vedo di meglio in questo momento, non ci sono centravanti che abbiano la struttura per giocare a livello della Nazionale Italiana”.
Come leggi il campionato, e dove può arrivare la Lazio?
“Tutte le letture sono fuorvianti, stiamo parlando di un campionato appena iniziato e già fermato per la sosta Nazionale, la maggior parte delle squadre hanno fatto dei colpi sulla fine, per capirne di più bisogna aspettare una decina di giornate. È presto. A lume di naso penso che l’Inter si sia rinforzata e avvicinata alla Juve, la Juve è sempre la Juve, c’è la Lazio, il Napoli che forse ha anche qualcosa in più dei biancocelesti. Infine Roma, Atalanta e Milan. Queste squadre si contenderanno i primi quattro posti”.
Che progetti hai? Tornerai in piazza?
“Il mio progetto è di fare l’allenatore, ma in questo momento solo chiacchiere. Mi auguro che, a parte qualche chiacchiera, si possa quagliare qualche situazione dove poter andare a investire le mie capacità e dare una mano alla società che mi chiamerà. Anche perché, giusto o sbagliato, so fare solo questo (ride, ndr)”.